Vaccino

Vaccinarsi è importante, in emergenza Covid-19 ancora di più

24 Aprile 2020

La Settimana mondiale delle vaccinazioni, proclamata quindici anni fa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), coincide quest’anno con l’epidemia globale di Covid-19, una delle emergenze sanitarie più gravi della nostra epoca che sta colpendo tutto il mondo e ha stravolto ormai da mesi le nostre vite. Parole e concetti come contagio, immunità di gregge, prevenzione, vaccino, fino a non molto tempo fa confinati al settore sanitario e rilevanti per neo-genitori o persone anziane, nonostante sporadiche polemiche “no-vax”, sono entrati ormai drammaticamente nel nostro linguaggio quotidiano.

Eppure è proprio grazie alla diffusione di massa dei vaccini in età contemporanea che possiamo permetterci di rimuovere completamente un dato di fatto importante, che l’epidemia di Covid-19 ci ha ricordato in tutta la sua drammaticità: gli esseri umani sono esposti ad agenti patogeni potenzialmente letali che solo grazie al rafforzamento della salute immunitaria di tutti è possibile arginare o debellare.

Oggi, mentre tutti si interrogano su quando sarà disponibile un vaccino in grado di contenere la diffusione di questo nuovo virus, è ancora più importante ricordare che la lotta contro le epidemie si combatte non solo nel campo sanitario, grazie all’operato di medici e scienziati, ma anche e soprattutto nel campo socio-comunitario, grazie al contributo di tutti noi.

Ecco perché è fondamentale che anche in questo periodo di crisi sanitaria si facciano tutti gli sforzi per rispettare i calendari vaccinali previsti dal nostro sistema sanitario. Un appello che è stato rivolto a tutti i paesi anche dall’OMS, che lo scorso 20 marzo ha pubblicato delle linee guida sui servizi di immunizzazione di routine durante l’epidemia da Covid-19 nell’area europea. A prescindere dall’incidenza dell’epidemia di Covid-19 nei vari paesi, secondo l’OMS i vaccini di routine non devono essere rinviati, dando priorità alle vaccinazioni del ciclo primario (in particolare al vaccino contro morbillo-parotite-rosolia, ai vaccini contro la poliomielite e agli altri vaccini combinati). Il rischio, in caso contrario, è quello di aggravare ulteriormente la pressione sui servizi sanitari nazionali nei prossimi mesi e anni, a causa della riduzione della copertura vaccinale e dell’aumento di casi di patologie prevenibili con vaccini in determinate coorti di popolazione.

Purtroppo in queste settimane di emergenza il nostro sistema sanitario è stato messo a durissima prova e la necessità di dare una risposta pronta ed efficace all’epidemia ha assorbito risorse e personale, mandando in sofferenza altri settori, non ultimi i centri vaccinali. Nonostante le raccomandazioni dell’OMS, infatti, molti pediatri hanno lanciato l’allarme. “Nel nostro Paese”, ha dichiarato in un recente intervento sulla rivista “Pediatria” il dott. Rocco Russo, coordinatore del Tavolo tecnico vaccinazioni della Società Italiana di Pediatria, “non tanto per le misure di isolamento sociale finalizzate alla prevenzione della diffusione del Covid-19, ma soprattutto per il timore del contagio, molte famiglie hanno preferito rinviare le sedute vaccinali previste per i loro figli; ma la situazione più grave e pericolosa è stata determinata della chiusura temporanea di alcuni Centri vaccinali, cosi come dalla decisione da parte di alcuni Responsabili delle Unità Operative Materno infantili, di posticipare sedute vaccinali pediatriche del ciclo primario a date da destinarsi pur avendo a disposizione adeguate risorse di personale”.

È importante che in questa fase difficile tutti facciano la loro parte per contribuire alla salute comunitaria: i centri vaccinali devono garantire il servizio delle vaccinazioni, adottando tutte le misure affinché i vaccini possano essere somministrati in sicurezza e formando in modo adeguato il personale; i genitori devono vincere i comprensibili timori e, adottando tutte le misure di prevenzione rese disponibili, far vaccinare i loro bambini, soprattutto quelli più piccoli ed esposti; i pediatri di base devono continuare a svolgere il loro importante lavoro di educazione alla salute, spiegando ai genitori come far vaccinare i loro bambini in sicurezza.

I vaccini sono tra gli argomenti che affrontiamo anche noi lavorando con donne in gravidanza e neo-genitori: informiamo i futuri e neo-genitori sui vaccini obbligatori per i loro bambini e sul calendario vaccinale, facendo spesso da ponte con pediatri e centri vaccinali e rispondendo a dubbi, timori, preoccupazioni; dedichiamo un’attenzione particolare anche ai vaccini previsti per le donne incinte, importanti per la loro salute e quella del loro bambino, la cui efficacia è strettamente legata alla tempistica con cui vengono effettuati durante la gravidanza; diamo agli adolescenti del Centro Educativo Sanità e alle loro famiglie indicazioni sul vaccino contro il virus Hpv. In questo periodo di emergenza stiamo moltiplicando i nostri sforzi per monitorare anche questo aspetto della salute e del benessere delle famiglie con cui lavoriamo.

Vi lasciamo con una lettera scritta ai genitori dalla dott.ssa Stefania Manetti, pediatra di famiglia e membro dell?Associazione Culturale Pediatri. Potete leggerla qui.